L’Autorità Nazionale AntiCorruzione – ANAC il 9 aprile ha approvato una propria Delibera (in www.anticorruzione.it) che, in considerazione dell’emergenza sanitaria dovuta al virus COVID-19 e, in particolare, delle norme eccezionali già approvate dal Governo con distinte Ordinanze ministeriali e interministeriali, con D.P.C.M. e Decreti Legge (ad oggi D.L. n. 18/2020 e D.L. n. 23/2020), questi ultimi attualmente in fase di conversione, offre alcune indicazioni alle stazioni appaltanti per la gestione delle procedure di gara e per la fase di esecuzione dei contratti pubblici.
L’ANAC, inoltre e ancora con riguardo alle conseguenze che lo stato emergenziale potrà determinare nella c.d. Fase 2, già annunciata dal Governo, ha pure emanato, sempre il 9 aprile, un Atto di segnalazione al Parlamento (in www.anticorruzione.it) con cui conclude circa “l’opportunità di prevedere, anche in vista della ripresa delle attività produttive, la cosiddetta “fase 2”, misure ad hoc riferite allo svolgimento delle procedure di gara per l’affidamento di contratti pubblici e all’esecuzione degli stessi, ritenendo che l’applicazione delle disposizioni adottate in generale per i procedimenti amministrativi possa creare rilevanti problemi applicativi al settore dei contratti pubblici date le sue specificità”.
Tali disposizioni normative, che si auspica siano approvate quanto più tempestivamente, saranno fondamentali, sia per le stazioni appaltanti che per gli operatori economici, in funzione della ripresa dei lavori nei cantieri degli appalti pubblici, per una corretta gestione, non solo delle questioni in ambito di sicurezza e salute, ma anche dei profili economici e finanziari e di complessivo equilibrio contrattuale affinché le commesse possano avere buon esito.