Con la Delibera n. 859 del 25 settembre 2019 (in www.anticorruzione.it) l’Autorità Nazionale AntiCorruzione – ANAC ha espresso il proprio orientamento sulla nozione di controllo di società partecipate da Pubbliche Amministrazioni.

La Delibera, che ha ad oggetto la “Configurabilità del controllo pubblico in società partecipate da una pluralità di pubbliche amministrazioni ai fini dell’avvio del procedimento di vigilanza per l’applicazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza di cui alla legge 190/2012 e al d.lgs. 33/2013“, riveste interesse non solo per la specifica materia della trasparenza in cui va a inserirsi, ma anche e più in generale per l’excursus relativo ai diversi orientamenti – anche giurisprudenziali e in parte contrastanti – sulla nozione di controllo pubblico congiunto.

Si ricorda, in particolare, sulla nozione di controllo recata dal Testo Unico sulle Società Partecipate di cui al D.Lgs. n. 175/2016 (c.d. Decreto Madia) e segnatamente di cui alle lettere b) e m) dell’art. 2, comma 1, quanto espresso dal Dipartimento del Tesoro, Direzione VIII, Struttura di Monitoraggio e Controllo delle Partecipazioni Pubbliche del Ministero dell’Economia e delle Finanza – MEF (in www.dt.tesoro.it) e, in più di un’occasione, dalla Corte dei Conti (tra le altre e di recente, la pronuncia n. 16 del 22 maggio 2019 delle Sezioni Riunite in sede giurisdizionale in www.corteconti.it e la Deliberazione n. 11 del 20 giugno 2019 delle Sezioni Riunite in sede di controllo in www.corteconti.it).

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